TRE SOCI, UNA SOLA VOCAZIONE

MICHELE SIDERI

Michele Sideri porta in Futurmec una passione per la meccanica nata ai tempi della scuola media. Quando aveva 12 anni, la visita in una realtà del settore e la vista di un addetto che, tornendo un albero da un pezzo di ferro informe, ricavava oggetti di precisione, scatenò in lui un autentico colpo di fulmine.

E nacque una vera vocazione. Seguirono quindi gli studi professionali, fino al diploma di perito metalmeccanico, e poi la gavetta e la carriera in una delle più storiche industrie del Montefeltro, che aveva introdotto le prime macchine a controllo numerico, per i tempi una vera rarità. Entrato come operatore alle macchine, Michele viene messo alla prova con successo in tutti i processi produttivi; segue il passaggio dall’officina agli uffici, fino al ruolo di responsabile tecnico commerciale per la gestione del portafoglio clienti e ordini. Michele prende coscienza del suo desiderio di fare impresa nel campo che più ama e nel 2005, dall’incontro con Walter Pretelli e Loris Violini, nasce Futurmec. Il modello di azienda che Michele Sideri persegue, fin dall’inizio, ha forti radici valoriali. Un impegno che premia i risultati, tanto che nel 2008 Futurmec riceve un riconoscimento speciale dalla Regione per aver continuato ad investire in assunzioni nonostante la crisi. E dopo tanti anni, il sogno di quel ragazzino, oggi presidente del CDA di Futurmec, continua a diventare realtà. E produce sempre nuovi frutti. In ufficio Michele ora è affiancato dalla figlia Federica, che con il figlio del socio Loris Violini, anche lui già entrato in Futurmec, promette un cambio generazionale naturale, nella fedeltà al progetto di una vita.

LORIS VIOLINI

Da semplice operaio a imprenditore e responsabile del reparto tornitura della propria impresa, il cuore dell’azienda, insieme al reparto fresatura, dove si fa quasi il 90% del lavoro.

Anche per Loris Violini, socio di Michele Sideri e Walter Pretelli in Futurmec, la meccanica di precisione è il filo conduttore mai interrotto della sua vita lavorativa.
Dopo gli studi e il diploma di perito elettronico, Loris Violini fa le sue prime esperienze lavorative in vari settori. Poi incontra i due futuri soci in quella che all’epoca era la prima azienda metalmeccanica di Urbania, già dotata di macchinari a controllo numerico. Loris si appassiona alla meccanica e fa carriera sempre nello stesso ambito di competenza, che è ancora la sua specializzazione, ovvero la tornitura. Negli ultimi dieci anni, in questo comparto non ci sono state evoluzioni assolute della tecnologia, solo miglioramenti in termini di affidabilità e precisione con nuovi torni, ed il consolidamento dei processi produttivi con l’introduzione in azienda di automazione e robotica.
E Loris è impegnato costantemente ad alzare il livello della qualità del prodotto sfruttando le opportunità date sia dalla tecnologia sia dall’ingegno.
Efficacia ed efficienza sono le due variabili da tenere sotto controllo, specie nell’ organizzare i turni non presidiati, quando le macchine procedono in autonomia, di notte e nei fine settimana.
Programmare le macchine richiede attenzione, esperienza, capacità di costruire ogni volta un progetto partendo da un disegno: un processo su misura per ogni nuovo pezzo.
Non c’è una procedura standard, anche perché si cerca sempre di migliorare; per i prodotti dei clienti storici, quando possibile, si cercano nuove soluzioni. Mai sedersi sugli allori, è la parola d’ordine.
Loris Violini segue anche la formazione del personale addetto alla tornitura – una decina di specialisti – perché tutta l’organizzazione operi agli stessi livelli di soddisfazione.
Ora tra i giovani che arrivano in fabbrica dalla scuola per essere iniziati alla professione, c’è anche suo figlio Marco.

WALTER PRETELLI

In Futurmec, fresatura, montaggio, taglio, spedizioni sono in carico al socio Walter Pretelli. Perito industriale di formazione, dal 1990 lavora nel settore metalmeccanico prima come dipendente poi, dal 2005, in proprio, con Michele Sideri e Loris Violini.

Si definisce uno nato appassionato di meccanica. Racconta infatti che fin da bambino, nel garage di casa, passava il tempo a smontare e rimontare meccanismi e motori, arrivando perfino a realizzare una specie di Autocross utilizzando vari parti di macchine demolite.
Attualmente nella sua officina, si occupa di studiare tecnicamente il pezzo da realizzare, partendo dal disegno fornito dal cliente, per programmare le macchine utensili: arrivare a capire come prenderlo nella morsa senza rovinarlo, come stringerlo per rendere veloce il montaggio è una questione di piccoli dettagli che però a volte fanno una grossa differenza.
Di norma l’utensileria speciale viene fornita da un partner consolidato, ma talvolta viene progettato in Futurmec.
Utensili memorabili, che hanno risolto problematiche sia di tempo sia di fattibilità straordinarie? Ne ricorda in particolare uno studiato per eseguire tre lavorazioni contemporaneamente.
Esperienza, massima attenzione, conoscenza dei materiali e della meccanica, ma anche inventiva sono dunque le caratteristiche riconosciute a Walter Pretelli, oltre che con la sua esperienza fa crescere tutti i ragazzi che coordina.
Obiettivo: essere in grado di garantire la massima qualità percepita dal cliente rendendo comunque il ciclo del lavoro più veloce e più redditizio, al fine di rendere Futurmec sempre più competitiva sul mercato, abbassando i costi di produzione.
Dopo la progettazione e la realizzazione del primo pezzo c’è il collaudo che è il momento della verifica dimensionale e generale di quello che il cliente ha chiesto e dovrà essere realizzato.
“E di solito otteniamo quasi subito il risultato atteso”, dice Walter Pretelli.
Sua figlia maggiore è ingegnere elettronico e lavora nel campo delle macchine per impacchettamento, la minore stà studiando scienze della comunicazione, Buon sangue…